Le carnivore

Scopri il fantastico mondo delle piante insettivore

Le piante carnivore (esattamente piante insettivore) sono piante che intrappolano e consumano protozoi e animali, specialmente insetti e altri artropodi, al fine di ottenere i nutrienti essenziali per la loro crescita.
Tale singolare caratteristica è il risultato di un adattamento ad ambienti quali paludi, torbiere o rocce affioranti, in cui il suolo, a causa della forte acidità, è scarso o completamente privo di nutrienti e, in particolare, d'azoto, che viene così integrato dalla pianta attraverso la digestione delle proteine animali.

Il primo a scrivere un trattato sulle piante carnivore fu Charles Darwin nel 1875.

Esistono circa 600 specie di piante carnivore diffuse in tutto il mondo distribuite in circa 12 generi e 5 famiglie. In aggiunta alle citate, esistono in natura anche circa trecento specie di piante protocarnivore, divise in diversi generi, che possiedono alcune ma non tutte le caratteristiche per essere considerate vere carnivore.

Prima di tutto è necessario che siano sempre bagnate, non solo umide, proprio bagnate, immerse. Si può annaffiare continuamente o immergerle in un po' di acqua che andrà aggiunta spesso, oppure utilizzare il metodo più semplice che consiste nell'uso di un sottovaso molto profondo, un vassoio, una ciotola capiente dove andrà posato il vaso semi-immerso nell'acqua.
Le piante carnivore possono crescere nel terreno fradicio anche immerse per metà, ma la maggior parte delle piante carnivore preferiscono il terreno bagnato, ma non fradicio, intorno a 1/4 di acqua circa del sottovaso. Per questo è molto più semplice riempire il contenitore a metà, quindi se l'alternativa è dimenticarsi di aggiungere acqua e farle seccare, è meglio metterne un po' di più. L'acqua va sempre aggiunta al contenitore sottovaso e mai alla terra direttamente. In questo modo si evita di lavare via la mucillagine appiccicosa delle drosere e altre varietà ed evitare la chiusura delle valve.